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Google Music Timeline per visualizzare la storia della musica

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2014_01_20_google-music-timeline-TECNOETICA

Per chi segue i progetti di Google, sa che il motore di ricerca ha tutta una serie di side project molto interessanti per chi si occupa di analisi dei fenomeni culturali.
Il termine che si usa in questi casi è culturomics, ovvero – detto in maniera molto semplice – la possibilità di studiare fenomeni culturali attraverso la raccolta e l’analisi di enormi quantità di dati di diversa natura, per esempio testuali.
Per intenderci è come applicare i big data allo studio della cultura.

Il primo strumento in questo senso è sicuramente Google NGram: lo strumento di diretta derivazione di Google Books che permette di studiare l’andamento di diverse parole chiave nel corso del tempo all’interno dell’enorme database di libri digitalizzati di che Google mette e disposizione.
E’ uno strumento interessante sia come storia della letteratura, sia come specchio dei cambiamenti economici e sociali.

Lo scorso 16 gennaio 2014 Google ha rilasciato un nuovo strumento di culturomics che fa riferimento al mondo della musica invece che al mondo del libro.
Lo strumento di chiama Google Music Timeline

Google Music Timeline

Music Timeline è una visualizzazione interattiva (fatta con la tecnica dello streamgraph) che permette di analizzare l’andamento nel tempo dei diversi generi musicali.
Inoltre è dotata di un motore di ricerca che consente di ricercare – e quindi isolare dal flusso dei dati – sia singoli artisti, sia specifici generi musicali.
Non solo: isolando i singoli generi musicali è possibile ricercare nei sottogeneri: per esempio dal metal vedere l’evoluzione del trash metal, black metal, progressive metal e così via dicendo.
La fonte dati di questa splendida visualizzazione è Google Play, il marketplace di android per la vendita di contenuti (app e musicali), ovvero quanti utenti hanno quello specifico brano nella loro libreria e altri dati relativi al brano/album in questione.
Infatti i dati vengono aggiornati settimanalmente.

Lo strumento è utile per vedere – per esempio – ascesa e declino di un genere musicale, la crescita e la stabilizzazione (o l’improvvisa scomparsa) di un gruppo o di un cantante, oppure vedere (in maniera indiretta) come è evoluto genere, quando un genere comincia a codificarsi e così via dicendo.

Quello che ha di interessante, è che ad ogni genere musicale vengono associati brani e artisti, perciò può essere considerato anche un modo per decidere di farsi una cultura – per esempio – nel drum’n'bass o nella dance pop.

Uno dei limiti dell’applicazione è che non è possibile cercare le cose per anno: per sesmpio non è possibile vedere lo “stato di salute” di un genere musicale

Sono sicuro che è uno strumento che incuriosirà (e farà incavolare) tutti gli appassionati di musica: sia per la capacità di navigare nell’universo della musica sia per i criteri di classificazione degli artisti rispetto ai generi.


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